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Ship Recycling

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NORMATIVA INTERNAZIONALE > SHIP RECYCLING

SHIP RECYCLING
Limiti e scadenze

La maggior parte delle navi ha un ciclo vitale che si aggira intorno ai 20-25 anni. È provato che il tasso di incidenti legato alle navi più vecchie che sono ancora in uso risulta più elevato. Il riciclaggio delle navi in dismissione rappresenta il principio basilare su cui si basa lo sviluppo sostenibile. Si prevede che la richiesta per il riciclaggio delle navi aumenterà sensibilmente nei prossimi anni, in particolar modo per le oil tanker che non risulteranno più conformi ai requisiti sanciti dalla convenzione MARPOL.
Il WWF definisce il recycling come il processo nel quale i materiali di scarto vengono riconvertiti in materie prime per essere trasformati in nuovi prodotti, apportando in tal modo dei benefici all'intero pianeta.
In questo processo nulla viene perduto in quanto materiali e attrezzature vengono quasi interamente riutilizzati. L'acciaio viene utilizzato per realizzare, ad esempio, tondini di rinforzo per l'uso nel settore edile o come parti di contenitori. I generatori delle navi sono riutilizzati a terra. La batterie trovano il loro utilizzo nell'economia locale. Gli idrocarburi a bordo vengono riprocessati nell'industria petrolifera per essere utilizzati come carburante nei laminatoi o nelle fornaci di mattoni; le apparecchiature luminose trovano un ulteriore uso a terra, ecc. Inoltre, la nuova produzione di acciaio dall'acciaio riciclato richiede solo un terzo dell'energia utilizzata per la produzione di acciaio da materie prime. Il riciclaggio apporta un contributo positivo alla di conservazione di energia e di risorse a livello mondiale e, nel processo, dà lavoro a una grande forza lavoro anche se prevalentemente composta da lavoratori non qualificati.
L'IMO ha sviluppato delle linee guida per dare delle indicazioni relativamente ai processi di riciclaggio delle navi. Tali linee guida hanno lo scopo di incoraggiare le autorità competenti ad adottare la pratica del riciclaggio delle navi alla fine del loro ciclo di vita, a fornire una guida per la preparazione della nave al riciclaggio e alla minimizzazione dell'utilizzo di materiali potenzialmente dannosi e della produzione di rifiuti durante la vita operativa della nave.

Green Passport

Il cosiddetto Green Passport per le navi è un documento che facilita l'applicazione delle linee guida fornendo informazioni relativamente ai materiali riconosciuti come potenzialmente dannosi che sono stati utilizzati nella costruzione della nave, dei suoi equipaggiamenti e sistemi. Tale documento deve accompagnare la nave durante tutto il suo ciclo di vita operativo. Successivi proprietari della nave devono mantenere l'accuratezza del Green Passport e aggiornarlo con tutti gli eventuali cambiamenti di progetto e di equipaggiamenti.
Il Green Passport deve almeno contenere le seguenti indicazioni:
-      dettagli della nave;
-      inventario dei materiali riconosciuti come potenzialmente dannosi, contenente il posizionamento e la quantità approssimativa di ogni materiale identificato a bordo della nave.
Ogni cambiamento relativo ad uno dei punti elencati sopra devono essere accuratamente registrati nel documento così da fornire delle informazioni aggiornate.

Preparazione di una nave al riciclaggio

In generale la preparazione di una nave per il riciclaggio riguarda aspetti di sicurezza, salute e ambiente e le operazioni necessarie per portare la nave alle strutture di riciclaggio. Le condizioni che possono mettere in pericolo i lavoratori alle strutture di riciclaggio devono essere, per quanto possibile, identificate dall'armatore e rettificate oppure rapportate per assicurare che vengano prese le opportune precauzioni di sicurezza.
Per quanto riguarda i materiali potenzialmente dannosi che non possono essere gestiti in maniera appropriata da coloro che provvedono alle operazioni di riciclaggio, l'armatore può:
-      rimuovere tali materiali dalla nave in modo che ciò sia coerente con le leggi nazionali e internazionali e le pertinenti linee guida;
-      ridurre la quantità di questi materiali e rapportare alle strutture di riciclaggio in modo che possano essere prese le opportune azioni per il loro riciclaggio o smaltimento.
La preparazione della nave per il riciclaggio dipende essenzialmente dalla capacità delle strutture di riciclaggio e dai requisiti richiesti da parte della autorità nazionale competente.

Prima che la nave sia sottoposta alle operazioni di riciclaggio, i responsabili delle strutture di riciclaggio, insieme all'armatore, devono sviluppare un piano di riciclaggio tenendo in considerazione tutti i possibili rischi che possono presentarsi durante le operazioni, i requisiti nazionali e internazionali e della possibilità, da parte della struttura di riciclaggio, di smaltire tutti i materiali prodotti durante il processo. Lo scopo principale del piano di riciclaggio è garantire che i rifiuti, che risultano potenzialmente dannosi per l'ambiente o per la salute e sicurezza dei lavoratori, siano identificati e correttamente gestiti.


POTENTIALLY HAZARDOUS MATERIALS WHICH MAY BE ON BOARD VESSELS DELIVERED TO RECYCLING YARDS


Note 1: This list is not definitive - see also EU Council Regulation No.259/93 Annexes II, III & IV.

A. Operational Substances and Consumables
1. Cargo Residues including Slops
2. Dry tank Residues
3. Fuel oil, Diesel oil, Gas oil, Lubricating oil, Greases & Anti-seize Compounds
4. Hydraulic oil
5. Waste oils (contents of sludge tank)
6. Antifreeze fluids
7. Kerosene and White Spirit
8. Boiler and Feed Water Treatment Chemicals
9. Boiler and Feed Water Test Re-agents
10. De-ioniser Regenerating Chemicals
11. Evaporator Dosing and Descaling Acid
12. Domestic Water treatment Chemicals
13. Paints and Rust Stabilisers
14. Solvents and Thinners
15. Refrigerants (R12 or R22)
16. HALON
17. CO2 (in cylinders - engine room fire protection)
18. Acetylene, Propane and Butane
19. Hotel Services Cleaners
20. Lead-acid Batteries
21. Battery Electrolyte
22. PCB and / or PCT and / or PBB at levels of 50mg / kg or more
23. Mercury
24. Radio-active Material i.e. liquid level indicators
25. Miscellaneous Medicines
26. Insecticide Sprays
27. Miscellaneous Chemicals such as Alcohol, Methylated Spirits, Epoxy Resins, etc.
28. Plastics as covered by MARPOL
29. Raw and Treated Sewage

B. Toxic Materials (as part of the ship's structure)

1. Asbestos
2. Lead-based Paint Coatings on Ship's Structure
3. Tin-based Anti-fouling Coatings on Ship's Bottoms.
4. Others.

SCARICA IMO Res.962 Ship recycling

SCARICA IMO Res.980 Amendments to Glines

Aggiornamenti MEPC 58
L'MEPC 58 ha approvato il testo della bozza della convenzione per lo ship recycling.
La nuova convenzione fornisce regole per la progettazione, la costruzione, le operazioni e la preparazione della nave al fine di facilitare il riciclaggio sicuro ed ecologico, senza compromettere la sicurezza e l'efficienza operativa della nave; le operazioni delle strutture di riciclaggio in modo sicuro ed ecologico; la realizzazione di un rafforzamento appropriato per il riciclaggio, inclusi i requisiti di certificazione e rapportazione.
Le navi da riciclare devono portare a bordo un inventario dei materiali pericolosi, specifico per ogni nave, mentre un'appendice della convenzione fornirà una lista dei materiali pericolosi la cui installazione o utilizzo a bordo delle navi è proibita o relegata ai cantieri di costruzione e di riparazione. Le navi dovranno essere sottoposte ad un'ispezione iniziale per verificare l'inventario dei materiali pericolosi, ad ispezioni durante la vita della nave e ad un'ispezione finale prima del riciclaggio.
I cantieri in cui si effettuerà il riciclaggio delle navi dovranno fornire uno "Ship recycling Plan" che specifichi il modo in cui ogni nave verrà riciclata a seconda dei propri particolari e del suo inventario.

normativa internazionale
direttiva europea
normative in preparazione
inquinanti
sistemi di abattimento
 
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