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Maggio 2009

MARECO > Archivio News

FORUM AMBIENTALE CONS.A.R.
É possibile discutere di tematiche ambientali sul forum ambientale di CONSAR
NEWS AMBIENTALI

28 Maggio 2009 - Nuovo regime di ispezioni UE per le navi
Con effetto dal primo gennaio 2011, le autorità di Port State Control (PSC) europee introdurranno un nuovo regime per le ispezioni, approvato a Reykjavik dai membri del Paris Memorandum of Understanding. La nuova procedura terrà conto di quanto deliberato con il terzo pacchetto dell'Unione Europea sulla sicurezza marittima, e sarà basata sull'individuazione dei livelli di rischio delle navi.
Si tenderà quindi a premiare lo shipping di qualità, che sarà sottoposto a minori controlli. Le ispezioni saranno invece più approfondite e frequenti sulle navi ad alto rischio, individuate sulle performance delle compagnie e delle loro bandiere, oltre che sulla tipologia e l'età delle navi e naturalmente sui risultati delle precedenti ispezioni. Le categorie di rischio saranno tre. Le navi ritenute a basso rischio saranno ispezionate ogni due - tre anni, quelle a rischio standard una volta l'anno, mentre per quelle ad alto rischio vi sarà un'ispezione almeno ogni sei mesi.
Le ispezioni riguarderanno anche l'applicazione della nuova convenzione International Labour Organization (ILO), che dovrebbe entrare in vigore anch'essa nel 2011.
Shippingonline

27 Maggio 2009 - Presentata in Austria la prima imbarcazione elettrica
Le società Fronius, Bitter e Frauscher hanno presentato sul lago Traunsee in Austria la prima imbarcazione elettrica al mondo alimentata con celle a combustibile di idrogeno. Le due aziende sono riuscite nell'intento di sviluppare un prodotto la cui unica fonte di energia è l'idrogeno dando corpo ad un progetto avveniristico possibile grazie al supporto del programma Eu "Regionale Wettbewerbsfähigkeit 2007-2013", alle risorse dell'European found for regional development (Efre) e ai fondi regionali. Il cantiere Frauscher ha realizzato il motoscafo Riviera 600 (6 metri di lunghezza per 2,2 di larghezza, peso 1.400 chili) a propulsione elettrica sul quale è stata installata una pila a combustibile prodotta dalla Fronius che trasforma l'idrogeno in elettricità.
Al progetto ha preso parte anche la società Bitter che ha studiato il sistema di distribuzione dell'idrogeno. I dati salienti del progetto comprendono un motore elettrico da 4kW di potenza che permette di navigare a 6 nodi e portare la barca anche senza patente e una bombola contenente 7.800 litri di idrogeno compresso a 350 bar in grado di garantire un'autonomia di 80 chilometri.
Shippingonline

26 Maggio 2009 - 6 passi verso un accordo climatico globale
Si chiude oggi il World Business Summit On Climate Change, la tre giorni che ha dato spazio nella capitale danese ai leader di centinaia di imprese del mondo e grandi esperti climatici per affrontare il tema della crisi ambientale ed elaborare modelli di sviluppo innovativi, collaborazioni e ipotesi di azioni da presentare al vertice ONU di dicembre. Il risultato del Summit è il "Copenhagen Call",  una potente e concisa dichiarazione che definisce gli elementi ritenuti necessari dal mondo degli affari per creare un nuovo ed efficace accordo climatico globale. Si tratta di un documento in 6 punti, frutto di necessità condivise dalle aziende e multinazionali presenti all'evento, secondo cui per realizzare una solida base per un futuro economico sostenibile è indispensabile:
1. Un accordo per la stabilizzazione dei gas serra su base scientifica, con obiettivi di riduzione al 2020 e al 2050. Si mette in chiaro la necessità di un'azione immediata attraverso decisioni politiche ambiziose che le imprese devono esser pronte a recepire, in maniera tale da limitare l'aumento medio globale della temperatura ad un massimo di 2 °C rispetto ai livelli pre-industriali. Questo richiede misure che portino ad un abbattimento di circa 17 Gt entro il 2020.
2. Efficaci strumenti di misurazione, segnalazione e verifica delle emissioni da parte delle imprese.
3. Incentivi dedicati per determinare un deciso incremento dei finanziamenti alle tecnologie a basse emissioni e la creazione di un mercato internazionale delle quote CO2 funzionante a partire dal 2013.
4. La collaborazione tra governi e imprese per assicurare a tutte le nazioni pari accesso alle tecnologie verdi e lo sviluppo di nuove.
5. Lo stanziamento di Fondi pubblici per rendere le comunità più resistenti e capaci di adattarsi ai mutamenti climatici.
6. Innovative misure per salvaguardare il patrimonio forestale e bilanciare il ciclo del carbonio.
Il Copenhagen Call sarà portato avanti durante gli ultimi sei mesi di negoziati prima della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP15) di dicembre.
Rinnovabili.it


18 MAGGIO 2009 - Firmata la convenzione Imo sulle demolizioni delle navi

A Hong Kong una conferenza diplomatica ha adottato la nuova convenzione Imo (International Maritime Organization) "Safe and Environmentally Sound Recycling of Ships", che dovrebbe entrare in vigore nel 2013 dopo la ratifica da parte di almeno 15 nazioni rappresentanti il 40% della flotta mondiale ed una capacità di smantellamento di almeno il 3% del totale.
In ogni caso, la Convenzione adottata entrerà subito in vigore nella parte che riguarda l'adozione di specifiche progettuali che predispongano anche delle modalità di smantellamento delle navi, minimizzando i rischi per la salute dei lavoratori e per l'ambiente. La Convenzione riguarda anche l'intera flotta mercantile già esistente: circa 50.000 navi in tutto il mondo dovranno avere a bordo un certificato con l'elenco dei materiali pericolosi per la salute presenti nella struttura e nelle attrezzature.

Shippingonline

12 MAGGIO 2009 - Scarichi illeciti, più sanzioni a chi inquina
Entro un anno sanzioni penali per chi in Europa effettua scarichi illeciti in mare: ossia prodotti nocivi che vanno dal petrolio all’olio combustibile ai residui di idrocarburi, rilasciati in mare dalle navi durante la pulizia delle cisterne o lo scarico della zavorra.

Non solo. Potrà essere penalmente perseguito chi effettua scarichi illeciti di minore entità, se effettuati intenzionalmente, per imprudenza o per negligenza grave. È il messaggio forte che lancia oggi il Parlamento europeo approvando a grande maggioranza un maxiemendamento di compromesso sulla direttiva Ue che rafforza le attuali norme sull’inquinamento provocato dalla navi, negoziato con il Consiglio dal relatore del Parlamento, il deputato spagnolo Luis de Grandes Pascual (Ppe).

L’accordo quindi «obbliga gli Stati membri a prevedere, entro un anno, sanzioni penali per gli scarichi in mare di sostanze inquinanti». I singoli governi adotteranno anche le misure necessarie per stabilire le sanzioni che dovranno essere «effettive, proporzionate e dissuasive» nei confronti di chi commette questi reati: dalle persone fisiche a quelle giuridiche, dalle società di classificazione ai proprietari del carico. Ciò non vale per le infrazioni di minore entità a condizioni che non venga danneggiata la qualità dell’acqua e non si verifichino periodicamente.

Shippingonline.it

12 MAGGIO 2009 - Mare del Nord sarà grande magazzino di Co2

Il Mare del Nord, a largo delle coste scozzesi, ha la capacità di immagazzinare CO2 per centinaia di anni nelle formazioni saline porose sottomarine e nei bacini esausti di greggio e metano. Le potenzialità di quest'area sono state analizzate da uno studio del Centre for Carbon Storage (Sccs) scozzese, scrive Energy Efficiency News.
L'esame ha rilevato che nell'area del Mare del Nord in questione esistono depositi naturali capaci di assorbire da 4.600 a 46.000 milioni di tonnellate di CO2. "Le conclusioni di questo studio sottolineano quanto sia grande il potenziale della Scozia nella cattura e stoccaggio", ha dichiarato il primo ministro scozzese Alex Salmond. "E' paragonabile a quella a largo della Norvegia, e più grande di quella dell'Olanda, della Danimarca e della Germania messe insieme", ha aggiunto. ScottishPower, uno dei partner industriali che ha sponsorizzato la ricerca insieme al governo scozzese, ritiene di poter mettere in piedi un progetto pilota di cattura e stoccaggio di CO2 entro cinque anni.
"Il nostro progetto a Longannet prevede di aggiungere la tecnologia CCS (Carbon capture and storage)a centrali energetiche entro il 2014", ha spiegato Frank Mitchell della ScottishPower.

Wallstreetitalia.com

11 MAGGIO 2009 - L'aumento della Co2 inacidisce gli oceani
Con l'aumento della CO2 si produce un aumento dell'acidità degli oceani con ripercussioni su tutta la rete trofica marina. A parlarne uno studio dell'Enea sulla vulnerabilità delle coste, nella parte dedicata all'impatto della CO2. In altri studi, rileva l'Enea, si parte dal presupposto che l' aumento di CO2 e altri gas a effetto serra viene contenuto dalle acque marine che ne assorbono il 50%.
La CO2 atmosferica, assorbita dagli oceani, ha prodotto un abbassamento medio di 0,1 unità di ph nello strato superficiale del mare. Continuando l'attuale trend di aumento della CO2 in atmosfera, si prevede entro il ventunesimo secolo una riduzione media nello strato superficiale compresa tra 0,14 e 0,35 unità. Un aumento dell'acidità degli oceani che avrebbe un impatto sulla solubilità dei carbonati e sulla vita di tutti gli organismi che ricavano i loro gusci dal carbonato di calcio, per esempio i coralli.
Altre ricerche hanno focalizzato l'interesse sulla comprensione del ruolo degli oceani ed in particolare del Mediterraneo e della piattaforma adriatica nel cambiamento del clima, con attenzione al loro ruolo sui gas serra ed il potenziale assorbimento o rimozione di CO2 da parte dei mari. Si segue il riscaldamento, l'acidificazione del mare e le conseguenze sui cicli naturali del bacino del Mediterraneo a cui si associano studi di scenario futuri sull'evoluzione delle aree oceaniche e delle aree di piattaforma e costiere.
Lo studio dell'Enea ha ottenuto risultati sul ruolo del Mediterraneo, dell'Oceano globale e delle aree antartiche polari.

Ansa.it

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